3a Tappa - Da Metaponto a Lido Silvana (Km 89)

  • Dislivello: 20 m
  • Totale discese: /
  • Pendenza max: 0,7%
  • Tempo medio: 5 h
  • Totale salite: /
  • Visita: 3 h 30 min

Itinerario. Rinfrancati dalle nuotate nello Ionio, ripartiamo da Metaponto per una tappa di tutto riposo caratterizzata da un andamento totalmente pianeggiante. Inizialmente percorreremo a ritroso il tratto finale del giorno precedente per portarci sulla SS 106 che percorreremo, con estrema cautela ed in fila indiana, per circa due chilometri e cioè fin quando superato il ponte sul F. Bradano, imboccheremo sulla destra il Lungo fiume (direzione C.da Marinella).


Dopo circa 2.5 km imboccheremo, quindi, sulla sinistra una strada intercomunale che, superato il bivio per Ginosa Marina, ci porterà sempre in linea retta al bivio per Riva dei Tessali. Qui giunti, poggeremo a sinistra per imboccare dopo 1200 metri la complanare destra (nel senso di marcia) della SS 106. Pedalando al di sopra degli agrumeti, raggiungeremo lo svincolo di Palagianello dove lasceremo la complanare destra per portarci su quella sinistra (sempre nel senso di marcia della SS 106) in direzione Palagianello. Seguendo sempre la complanare supereremo prima il fiume Lato e quindi il F. Lenne fino allo svincolo per Chiatona, dove dovremo ritornare sulla complanare destra. Per far ciò, dopo aver superato la stazione Esso, dovremo attraversare lo svincolo per R. Calabria. che abbandoneremo, prima ancora di imboccare la SS 106 (perciò niente paura), seguendo l'indicazione per Chiatona che con una inversione di 180o ci consentirà di scavalcare la SS 106. Fare la manovra controsenso è pericolosissimo!! Subito dopo aver superato il ponte sulla SS 106 percorreremo sulla sinistra nuovamente la complanare destra che seguiremo fino allo svincolo per Massafra, dove torneremo sulla complanare sinistra seguendo le indicazioni per Lido Azzurro.

Giunti in Contrada Pino solitario imboccheremo quindi la SS 106, dopo averla scavalcata, seguendo le indicazioni per Taranto, dove giungeremo attraversando per alcuni chilometri la zona industriale (perciò, occhio e manteniamo la destra). La visita di Taranto, capitale della Magna Grecia, ed una colazione all'ombra del suo splendido lungomare ci rimetteranno in sesto per affrontare l'ultimo tratto della tappa. Seguendo Viale Virgilio usciremo da Taranto e costeggiando il Mar Grande ci porteremo verso S. Vito imboccando il lungomare del "Viale del Tramonto" per poter gustare lo scenario del Mar Grande nella sua interezza, Isole Chèradi comprese.


Quindi, prendendo a sinistra e superato S. Vito, ci porteremo al bivio per Lama (destra) per inserirci in linea retta, dopo il doppio incrocio, lungo il "Percorso degli Artisti e dei Poeti della Magna Grecia", un omaggio agli sforzi che la Pro- Loco di Lama sta facendo per recuperare alla vivibilità un tratto di costa fortemente degradato. Risalendo quindi via dei Girasoli, torneremo sulla litoranea che attraverseremo sulla destra e che seguiremo fino all'incrocio per Porto Satùro. Una breve digressione ci consentirà di visitare ciò che dell'antico insediamento si è salvato dalla cementificazione. Tornati sulla litoranea, poche pedalate fra scenari incantevoli ci porteranno nell'accogliente ed ombrato Hotel Eden Park, dove festeggeremo nostra protettrice del Rapporto Giusto.

 

Taranto (=) 74100 (099)

 

  • Ente Provinciale Turismo Corso Umberto, 113 4532392
  • Ufficio Turismo della Provincia 4587267
  • Pro-loco Lama Via Girasoli, 247 7771532
  • Museo Archeologico Nazionale (9-14) Corso Umberto I, 14 4532112/4594946
  • Museo Provinciale prodotti della pesca Via Fornaci, 4 4715498
  • Museo Oceanografico (9-12.30) Via Roma,3 4590627
  • Folklore - Calata dei Re Magi a Lama - Riti della Settimana Santa a Taranto


Taranto. Si trova all'estremità occidentale dell'Istmo messapico. Le sue origini risalgono al 706 a.C. ad opera dell'eroe spartano Falanto. Ma la scuola di pensiero 'mitologica' la considera fondata da Taras, figlio di Nettuno, dio del mare, Comunque Taranto è stato il fulcro della Magna Grecia e Lisippo vi eresse un colosso di bronzo raffigurante Ercole, noto in tutto il bacino del Mar Mediterraneo.

La storia di Taranto è coniugata alla cultura matematica di Pitagora e di Archita, ma il suo destino fu segnato dalla superiorità dei Romani, nonostante gli elefanti di Pirro, re dell'Epiro e l'alleanza con Annibale. Dal 476, con la caduta dell'Impero romano subì le invasioni di Ostrogoti, Arabi, Saraceni, Bizantini e Normanni. Fu sempre oggetto del desiderio dei Turchi e Ferdinando I d'Aragona fortificò il Castello con quattro torrioni cilindrici per aumentare la difesa; attualmente ospita la Marina Militare.

E' del 1887 il Ponte Girevole sul Canale che congiunge il Mar Piccolo con il Mar Grande.


Centro Storico. L'attuale centro storico sorge sull' antica acropoli di cui resta il Tempietto dorico di Poseidone. Risale al 1071 la Cattedrale romanica, forse costruita da Drogone. Interventi barocchi del XVIII sec. sono visibili sulla facciata e ritocchi bizantini interessano la cupola. Il fonte battesimale è completato da un baldacchino del 1500.


La cappella di San Cataldo patrono della città di provenienza irlandese, conserva le sue spoglie, datate VII sec., con un altare dal barocco sfarzoso.


San Domenico, detto anche S.Pietro Imperiale ha un primo impianto del sec. XI ed, a seguire, un portale gotico che si sposa ad un rosone e ad una doppia scalinata barocca. E' a pianta crucifera con soffitto in legno; l'altare maggiore è barocco.

Federico II fece costruire la sua "rocca imperiale" proprio dove si trova S.Domenico che ne custodisce le fondamenta.


Museo Archeologico Nazionale. E' un autentico gioiello della memoria storica della Magna Grecia. Famosi nel mondo gli "ori di Taranto", gli arredi funerari, le terracotte policrome e figurate, il patrimonio numismatico. Notevole la ceramica Laconica proveniente da Sparta; pezzo rarissimo la coppa di Giove con l'aquila del VI sec. a.C. e, provenienti dall' Attica, le anfore a collo stretto "Lechitoi" del VI sec. a.C. e infine, per la gioia degli occhi, la stupenda statua di Afrodite, dea della bellezza e dell'amore, proveniente dalla scuola greca di Prassitele, IV sec. a.C.


Insediamenti rupestri. Presso la masseria Giustizia (SS 106) si trovano i ruderi dell' Abbazia S. Maria della Giustizia, eretta su un santuario rupestre. La cripta di Sant'Onofrio nelle vicinanze è decorata con affreschi bizantini ben conservati.


Pulsano (m 37) 74026 (099)

 

  • Pro-loco Via Costantinopoli, 61 (tutti i giorni 17-21)
  • Ufficio Turismo Via degli Orti 637067


Pulsano. Affacciata sullo Ionio, la cittadina di Pulsano ha integrato negli ultimi anni la sua economia prettamente agricola con un notevole sviluppo turistico imperniato sulla marina di Lido Silvana. Di interesse storico nel borgo cittadino è il Castello De Falconibus, risalente al XV secolo, munito di un poderoso torrione quadrato e di numerose torri quadrangolari e cilindriche. Di particolare fascino è anche il Convento di santa Maria dei Martiri, ricostruito nel xvm secolo. Al centro dell'ampio chiostro si conserva ancora l'antico pozzo mentre, sull'altare è oggetto di devozione una pregevole icona di epoca sconosciuta.


Torre Castelluccia. Poco oltre Lido Silvana è stato rinvenuto l'abitato del villaggio preistorico di Torre Castelluccia, sorto verso la fine dell'età del bronzo (1800-1100 a.C.). Fa parte degli insediamenti costieri, di cui il più noto è quello dello "Scoglio del Tonno" interessati dai rapporti micenei che alla fine del XV secolo pervasero il Golfo di Taranto. Le sepolture ad incenerazione del Xll-XI secolo a.C. che si aprono sui costoni calcarei, ne testimoniano la natura di villaggio con necropoli.