CICLOVACANZA 2017
LE COLLINE METALLIFERE DELLA VAL DI CORNIA
ovvero
SETTE GIORNI DA MINATORI ALL' APERTO
Sulle colline della Toscana
abbiam girato per una settimana
raccomandandoci ai Santi ed anche a Cristo
per le altimetrie che avevam visto,
anche perché per un po' c'eravamo illusi,
guardando le cose ad occhi chiusi,
per l'idea forse legittima,
che al mare stesse Massa Marittima.
1° giorno
Con il bus partiamo a tarda ora
e, senza tappa a Pescara, il viaggio migliora,
ma quando arriviamo nei pressi di Massa
si nota che a tutti il morale si abbassa
in proporzione a quanto la strada si innalza
e si prospetta assai dura la nostra vacanza.
Già solo nel giro a piedi in paese
con erte e con scale noi siamo alle prese
e per dare un colmo ai nostri dolori
ci portano pure a fare i minatori
e poi su fino sulla torre
con l'orologio a segnare il tempo che scorre,
ma tra caldo, sonno e grande stanchezza,
riusciamo ancora a stare in allegrezza.
Il disappunto si coglie in Gianluca
se la birretta gli è andata buca.
Mimmo e Tina sono bravini
traversato han gli Appennini
e sfidando il vento e la pioggia
son venuti su fin da Foggia.
Tina, vispa e brillante,
col suo umorismo è spesso spiazzante.
Roberto e Rosa ci raggiungono alla cena,
ai pasti il loro spirito è assai in vena.
Abbiamo un' Angela poesia ed incanto,
il suo racconto ci prende tanto,
ed un'altra Angela assai tecnologica
ogni sua immagine è un'opera magica.
2° giorno
Percorrendo i colli toschi
traversiam paesi e boschi.
A Vetulonia saliamo fino in cima
così in alto che è stato meglio non saperlo prima.
Il ritorno, tanto, è certo,
c'è lì l'auto di Roberto
e c'è Rosa che sorrisi elargisce
a chi più sulle salite ardisce.
Sul ciglio vedi Martin che davvero a malincuore
può lasciare di cogliere more,
mentre senz'acqua e a caro prezzo
va Martina col nuovo mezzo;
la catena è assai pendente
ma lei resta ancor splendente.
Seri seri Luisella e Luca
mantengono il ritmo scansando ogni buca.
C'è un mistero per Angela Cianciotta
e il problema ancor le scotta,
chi ha rubato le sue foto
mentre era sulla moto?
Nel lago dell'Accesa una nuotata
Maria si gusta felice e beata
e anche chi prima era un po' titubante
il bagno poi trova entusiasmante.
Il rientro è una gara ad eliminazione,
nell'ultimo tratto siamo in liquidazione,
chi scende, chi arranca, chi sosta,
ma solo arrivare è la posta.
3° giorno
Hanno un'idea Luisa e Tiziana
che i loro disagi un po' appiana
e così l'auto hanno presa
per la parte più scoscesa
e con piacere Silvana e Luciano
destramente ne seguono il piano,
anche se poi pensan che il treno
i lor gusti accontenti più in pieno.
Il nostro Antonio forte e saggio
dà una prova di coraggio
e, contuso ed ammaccato,
presto in sella è ritornato.
Mara, quando il percorso è proprio tosto
fa un sorriso e dice “A posto!”
Sulla salita per Campiglia
il magone a tutti piglia,
la fatica è proprio troppa
con le bici sulla groppa!
Se sull'erta senti un soffio non si è aperto di Eolo il vaso,
è il gran respiro di Genchi Tommaso.
La salita è troppo dura,
ma Tiziana non se ne cura,
sale calma con lo yoga,
senza fretta e senza foga.
Poi tutti in giro dentro il trenino
come in una giostra da bambino
per goder ombra, riposo e freschino,
e, se ci scappa, pure un pisolino.
Poi lotta Tommaso Festa con i suoi crampi,
nelle sue gambe son fitte e lampi,
ma trova presto la sua gran cura,
una birretta... e la gamba è matura.
4°giorno
Di Valeria è oggi il compleanno
e tutti con gioia gli auguri le fanno.
In lei il personal trainer trova Annalisa
che scomoda troppo sente l'assisa,
Valeria l'incoraggia e un poco l'affianca
così più non sente i dolori nell'anca.
Stamane Luisa è stata tradita, che disdetta,
frenata proprio dalla sua amata bicicletta.
Martina invece con la sua nuova elettrobici
si crede un treno e dà passaggi anche agli amici.
Mentre la spada nella roccia affonda
nelle leggende della Tavola Rotonda,
l'Abbazia di San Galgano ha subito ogni disastro,
così, quando ci arriviamo, ne è rimasto il muro mastro.
Anche se non si lamenta,
alla sera la fame lo tormenta
e troppo a lungo e con gran pena
Paolo ha dovuto attender la cena.
Al nostro tavolo brilla Leonardo
in compagnia assai gagliardo,
fa discorsi anche seri con buon umore
poi canta canzoni da strappacuore.
Un bacione va a Francesca
volontaria in ogni tresca
per trovar nel gran pasticcio
come trar tutti d'impiccio.
5° giorno
Capeggiati oggi da Eugenio,
che pur dell'abbigliamento ha il genio,
e compare vestito all' Hawaiana,
vanno al mare Luciano e Silvana;
va insieme anche Tina,
per la tosse birichina
e fa vacanza pure Pippo,
la stanchezza è il suo inghippo.
Pare che Tommaso Genchi oggi voglia cambiar sesso,
visto che ha un bel seno adesso,
ma non è chirurgia plastica,
solo un tafano che mastica.
Brigitte è affascinata dal paesaggio,
ma è pure attenta a ogni pianta e ortaggio,
sa apprezzare proprio ogni cosa,
da una chiesa a una cena gustosa.
Con costanza e con prudenza
Andrea gestisce ogni pendenza
e non si lascia spaventare
quando c'è da pedalare.
Pur mostrando titubanza
sulla propria performanza,
sempre forte va Giovanna,
corre avanti e non si affanna.
Va con calma il caro Ernesto
con cui fai amicizia presto,
ti sostiene e ti consiglia
quando un guaio ti si appiglia.
Vola Antonella
pimpante e snella,
solo si ferma sulla sua via
per approfondire l'archeologia.
Dopo la visita a Populonia antica
andiamo ad una spiaggia con sabbia che brilla come mica
e con un bel bagno tra i verdi pini
rinfreschiamo la testa ed i piedini.
Mimmo ed Angelo prendiamo per eroi
senza considerare il senno di poi,
quando scopriamo che, andati volontari,
per esplorare scavi millenari,
partiti per Populonia in tutta fretta,
si son fermati a bere la birretta!
6° giorno
Martin, meccanico dall'occhio acuto
ti trova il guasto prima che sia avvenuto,
ché Leonardo era svitato
e nessun l'avea notato.
Dopo tanti patimenti,
e altrettanti esperimenti,
Annalisa oggi ha scoperto
che il problema si risolve con le brache con l'inserto.
Visitiamo le Biancane
mentre fa un caldo cane
e osserviam rocce e soffioni
ammosciati e buoni buoni,
ma appena si vedono scivolo e altalena
tutti riacquistano spirito e lena
c'è chi salta e c'è chi strilla,
sembra proprio Villa Arzilla.
S'è saputo poi che Maria tanto bene i percorsi ha imparati
che ora li fa anche ad occhi bendati.
7° giorno
Ogni mattina, bella sorpresa,
la bicicletta non è più appesa,
viva il caro milite ignoto,
sia fatto Santo, questo è il mio voto.
C'è a chi piace l'ammucchiata
e oggi una ce n'è stata:
dopo un ben ripido saliscendi,
alla fine, chi prendi prendi.
Si corre intanto per Cala Violino
ed è scorrevole il nostro cammino
per l'ultimo giorno par che siam stati graziati
il capo non vuol che ci diciam maltrattati.
Per poter fare una nuotata
a Mara tocca la strada sterrata
che rende incerta la sua pedalata
e volentieri avrebbe evitata.
Lungo il cammino c'è Cala Martina
come l'omonima limpida e carina.
Del mare l'acqua è assai bassina
vi ci appieda perfino Tina!
Ci son pesciolini assai affamati
che i nostri piedi hanno assaggiati.
Luciano sorridente
è un Nettun senza tridente,
un'ondina è la Luciana
dolce presenza in questa settimana.
Durante il ritorno col grande caldo
non so se tutti hanno amato Roccaldo.
Or devo dire grazie a Tiziana
che si è prestata a far da mediana
e un encomio a Valeria Luisella Mimmo Eugenio Tommaso
che attendono agli incroci ogni volta che è il caso.
Un grande grazie a Cascarano
che fa da scopa ai colli e al piano
tenuto sempre a fare la conta
e a stare attento a chi di sella smonta
portando il peso un po' di tutti
e proprio dei momenti più brutti
stando dietro a chi è a disagio
e mai pedalando a proprio agio.
Un bravo a Nicola, alla scopa assistente
che di tutto fa, ma fa mostra di niente.
Per Roccaldo i ringraziamenti
sono stati piuttosto stenti
causa i rilievi troppo pendenti
Approfittiamo di questa sera
per dire la nostra idea vera,
che è proprio un capo eccezionale
ed è per noi un Re sul pedale.
Lilia
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