A proposito del ponte: le criticità

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Di seguito alla lettera il risultato dell'incontro

con l'Assessore Galasso

 

Fiab RUOTALIBERA Bari
Associazione di Ciclisti Urbani
c/o ing. Roccaldo Tinelli
Via Che Guevara 37/D 70124 Bari

Sito     www.fiabbari.it
Mail     info@fiabbari.it
www.facebook.com/RuotaliberaBari
Sede     Via De Nittis, 42 (Martedì 20,30)
Cell.    338.3118834


                    
                            Gent.mo  Ing. Antonio Decaro
                            Sindaco di Bari                            
e p.c.    Gent.mo  Ing. Giuseppe Galasso
                            Assessore Lavori pubblici
                            
                             Palazzo di Città


Gent.mo Sindaco,
con l'inaugurazione del nuovo ponte sull'asse Nord/Sud abbiamo avuto modo di prendere visione delle piste ciclabili che affiancano le corsie riservate al traffico veloce e per le quali abbiamo appreso che sono ancora in fase di definizione gli ultimi lavori.


    In considerazione di ciò e lasciando, ovviamente, al Suo maggior giudizio gli interventi di completamento di dette piste, Le segnaliamo, in maniera più puntuale, alcuni aspetti che riteniamo debbano essere riconsiderati ai fini della sicurezza, aspetti già emersi in occasione del sopralluogo di venerdì 9 settembre u.s. alla presenza dell’Assessore Ing. Galasso.


    Evidenziamo, quindi, che;

  • a) Le piste sono delimitate da un guard-rail che rappresenta un notevole pericolo per i ciclisti in caso di caduta, in particolar modo per la presenza di spigoli vivi rivolti verso l’interno della pista stessa. Sono state considerate tre tipologie di protezione (due con l’impiego di pannelli in lamiera ed una costituita da tre tubi posti in orizzontale); quest’ultima, come da colloqui intercorsi con l’Assessore che legge in copia, consentirebbe la creazione di vie di fuga in caso di incidenti automobilistici. Riteniamo che, allo stesso modo e salvaguardando l’incolumità dei ciclisti e l’accessibilità alle vie di fuga, si possa riconsiderare una soluzione con pannelli in lamiera traforata, opportunamente intervallati da varchi aperti, ad esempio, una via di fuga ogni dieci pannelli.
  • b) Lo sbocco della pista in via Nazariantz è estremamente pericoloso, in quanto risulta del tutto privo di visibilità sia per i ciclisti, sia per gli automobilisti. Va considerato che i ciclisti sono in discesa ed imporre uno stop, con curva a destra al termine della stessa, metterebbe in difficoltà chiunque, specialmente se, in quel momento,  i ciclisti dovessero essere più di uno. Preso atto della possibilità dell’installazione di uno specchio panoramico, poniamo alla Sua attenzione l’alternativa di un prolungamento della pista  di almeno una ventina di metri, con barriere protettive non ottiche, in modo da rendere l’innesto sulla strada in piena luce. Di conseguenza si dovrà provvedere anche a spostare l’attraversamento ciclabile.

    Tanto abbiamo voluto segnalarLe nell'intento di contribuire, nei limiti delle nostre conoscenze, al miglior completamento di un'opera più che meritevole realizzata dall'Amministrazione comunale.
     Cordialmente.
Bari, 27 settembre 2016

                                Il Presidente
                                 ing. Roccaldo Tinelli

 

Il risultato dell'incontro

In riferimento alla nostre osservazioni in merito alla pista ciclabile del nuovo ponte dell'asse Nord/Sud, l'Assessore G. Galasso ha ricevuto una delegazione FIAB Bari Ruotalibera per meglio approfondire alcuni aspetti del progetto.
In merito al punto 1. [vie di fuga e pannelli di protezione laterale] l'assessore ha inteso meglio chiarire il concetto di "via di fuga", attribuendo ad una errata comunicazione l'interpretazione fornita dalla nostra associazione.
Non è intenzione dell'Amministrazione, e non poteva esserlo in considerazione delle norme vigenti, dotare il ponte di vie di fuga laterali.
Considerando che non è consentita un'interruzione del guard rail, quello che si intende realizzare con la scelta, peraltro già avvenuta, dei tre tubi orizzontali, è dotare la struttura di una sorta di barriera valicabile in caso di necessità.
Inoltre, l'adozione di questa soluzione consente, sempre a detta dell'Assessore, di percorrere la pista ciclopedonale senza avere un "effetto tunnel" e senza interferenza fra le protezioni laterali ed il manubrio dei ciclisti, contrariamente a quanto accadrebbe posizionano i pannelli in lamiera per coprire la parte esterna del guard rail.
Quest'ultima osservazione non è stata ritenuta condivisibile dalla delegazione FIAB, che ha ribadito l'opportunità di rivestire i montanti e  tutta la struttura del guard rail rivolta verso la ciclabile.

Per quando concerne il punto 2. [termine della pista in direzione di via Nazariantz], l'Assessore ha eccepito che, per legge,  non è possibile prolungare la pista occupando il tratto zebrato di intersezione e confluenza delle due strade interessate (quella che scende dal ponte e quella che proviene da via Crispi), in quanto tale area è quella che consente agli automobilisti di vedere reciprocamente il sopraggiungere di un altro mezzo.
L'assessore ha confermato che la soluzione da adottare è quella di posizionare alla fine della discesa uno specchio parabolico che consentirà un'ampia visibilità agli automobilisti ed ai ciclisti, considerando l'obbligo per questi ultimi di fermarsi allo stop posto alla fine della discesa.
FIAB Bari ha osservato, a tal proposito, non solo la difficoltà per una bicicletta di fermarsi in discesa ad uno stop con un obbligo di svolta a destra ma, soprattutto, la diversità di trattamento che viene posta nei due casi in questione: la visibilità fra due automobili deve avvenire con campo libero da ostacoli, mentre quella fra bicicletta e automobile viene affidata ad uno specchio parabolico, nonostante le difficoltà su esposte e l'evidente "debolezza" dell'utente in bicicletta.

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