Appello di Libera "Niente regali alle mafie"

 

Venerdì 13 Novembre il Senato ha approvato, all'interno della legge
finanziaria per il 2010, un emendamento che modifica la legge La
Torre-Rognoni sulla confisca dei beni ai mafiosi. Grazie a questo
emendamento sarà possibile la vendita dei beni confiscati, una modifica
sostanziale rispetto ai principi della legge 109/96 che permette oggi il
riutilizzo sociale.

Più di dieci anni tutti insieme abbiamo raccolto un milione di firme che
spinsero la legge 109/96 verso un approvazione all'unanimità, affermando
il principio che le "mafie restituiscono il maltolto/" e che il
riutilizzo sociale divenisse il motore per il riscatto sia economico che
sociale dei territori.

Con l'emendamento proposto si mette seriamente a rischio questa
possibilità. Svendendo i beni confiscati non si fa altro che favorire i
clan, che potrebbero riacquistare i beni tramite prestanomi e riciclando
soldi sporchi.

E' importante una nostra mobilitazione e di tutto il mondo
dell'antimafia sociale. Il disegno di legge si appresta ad arrivare alla
Camera per l'approvazione definitiva, urge attivarsi affinché il
parlamento ritiri questo emendamento e dia applicazione alla norma che
prevede la confisca dei beni anche per i reati di corruzione.

E' già online l'appello per il ritiro dell'emendamento che vi
preghiamo di diffondere il più possibile per farlo firmare.

Basta entrare sul sito di Libera: www.libera.it

E' anche possibile stampare l'appello in allegato farlo firmare per poi
farlo pervenire alla sede di Libera.

Questa operazione è concentrata da qui agli inizi di dicembre, quando si
discuterà l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.

Ci saranno inoltre delle mobilitazioni a sostegno dell'appello:

Sabato 28 Novembre, invece saremo in piazza a Roma a distribuire
l'appello e raccogliere le firme per il ritiro dell'emendamento.

Sul sito di Libera trovate tutti gli aggiornamenti sui luoghi e gli orari che sono in via di definizione.

Ferdinando Secchi

Libera Roma

In allegato il volantino e il modulo per la raccolta firme.