Un successo la XXI Assemblea nazionale FIAB a Palermo

Un successo la XXI Assemblea nazionale FIAB a Palermo

Riparte dal sud il dibattito su mobilità ciclistica e ciclovie mediterranee

La Regione Siciliana stanzia 23 milioni di euro per la rete ciclabile regionale

E' stato un successo la XXI Assemblea nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus, riunitasi per la prima volta a Palermo, dal 16 al 18 aprile scorso.

All'iniziativa ha partecipato un centinaio di delegati in rappresentanza delle 120 associazioni aderenti, diffuse su tutto il territorio nazionale, che operano quotidianamente per promuovere la mobilità ciclistica urbana e turistica come anello imprescindibile all'interno di un auspicato sistema di trasporti integrato, sicuro e sostenibile.

"È incredibile ma ce l'abbiamo fatta. Siamo riusciti a portarvi tutti qua, sani e salvi, a questa XXI Assemblea Nazionale FIAB nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate. Già questo per noi è un successo, perchè ancora qualche mese fa non avevamo certezze". Così Giacomo Scognamillo, Presidente di Coordinamento Palermo Ciclabile, ha esordito nel salutare tutti gli intervenuti e presentare la realtà palermitana in materia di traffico urbano.

E' stata poi la volta del Presidente nazionale della FIAB, Antonio Dalla Venezia che ha aperto ufficialmente l'assemblea generale con una rapida carrellata sullo stato della mobilità ciclistica in Italia e sul ruolo della Federazione nei rapporti con le Istituzioni nazionali.

Quindi i lavori sono entrati nel vivo con il Convegno, moderato da Giampaolo Schillaci, Coordinatore FIAB Sicilia, sul tema "Greenways in Sicilia", vale a dire sul recupero delle ferrovie dismesse e loro riconversione in percorsi ciclabili. Risale ad oltre 10 anni fa il primo tavolo di lavoro istituto tra l'unica associazione FIAB dell'epoca in Sicilia, con sede a Catania, e l'Assessorato ai Trasporti della Regione Sicilia per sensibilizzare Comuni e Province a presentare progetti di percorsi ciclabili al fine di ottenere i finanziamenti previsti dalla legge statale sulla mobilità ciclistica n. 366/98. "Oggi, ha dichiarato la Dott.ssa Marilù Parrinello", responsabile della Mobilità ciclistica all'interno dell'Assessorato alle Infrastrutture della Regione Sicilia, sono stati messi a disposizione 23 milioni di euro di fondi FESR della programmazione regionale 2007-2013 per realizzare il Piano regionale della Mobilità non motorizzata".

Premiati per il loro impegno a favore della mobilità ciclistica con il riconoscimento nazionale di "Amico della Bicicletta", la dott.ssa Marilù Parrinello della Regione Siciliana e il dott. Salvatore Mallia, Assessore al Territorio Ambiente della Provincia di Ragusa.
I lavori sono poi proseguiti in sessione interna con la suddivisione in gruppi di lavoro (Bimbimbici e Gruppo Scuola, Bicitalia, Area tecnica, FIAB del futuro) e gli adempimenti associativi.

Di seguito il testo integrale dell'intervento introduttivo del Presidente di Coordinamento Palermo Ciclabile, Giacomo Scognamillo

Saluto del Presidente di Coordinamento Palermo Ciclabile
alla XXI Assemblea Nazionale della FIAB

Buon giorno a tutti.

È incredibile ma ce l'abbiamo fatta.

Siamo riusciti a portarvi tutti qua sani e salvi a questa XXI Assemblea Nazionale FIAB nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate. Già questo per noi è un successo, perchè ancora qualche mese fa non avevamo certezze.

Qui in Sicilia, e a Palermo in particolare, le associazioni FIAB operano con grande difficoltà perchè l'attenzione ai temi della mobilità sostenibile da parte delle istituzioni e degli enti locali è molto limitata.

Guardiamo il caso di Palermo, per raccontare anche un po' la storia della nostra associazione, Coordinamento Palermo Ciclabile.

Fino a 6 anni fa, Palermo non aveva neanche una pista ciclabile degna di questo nome. Un rudimentale tracciato lungo i marciapiedi di via Libertà, uno degli assi viari principali della città, aveva avuto vita breve negli anni del sindaco Orlando, essendo stato cancellato a seguito di un "referendum" di dubbia validità tra i negozianti della zona.

Ancora 6 anni fa, esisteva un'associazione FIAB chiamata Palermo in Bicicletta.

La guidava Enrico Colajanni, a cui si deve riconoscere il merito di avere iniziato a premere sulle istituzioni locali con una campagna di informazione pubblica sulla pessima qualità dell'aria a Palermo.

Successivamente Enrico Colajanni è diventato uno dei promotori del movimento Addiopizzo, che qui vogliamo ricordare come una delle iniziative anti-mafia più riuscite della storia siciliana recente.

Ma il vero movimento per rendere Palermo una città ciclabile, è iniziato proprio dal basso, con l'appuntamento mensile di Critical Mass, al quale molti dei fondatori della nostra associazione hanno partecipato attivamente.

Per rispondere alle esigenze di una Palermo più vivibile, la Critical Mass comunque non poteva bastare, serviva qualcosa di più organizzato, un soggetto che potesse tentare un dialogo con le istituzioni locali.

Una raccolta di firme durante una domenica del 2004, porto' ben presto alla costituzione di Coordinamento Palermo Ciclabile, dove la parola "coordinamento" veniva dal riconoscere che molti degli obiettivi di noi ciclisti urbani erano condivisi da altra associazioni sensibili ai temi dell'ambiente, come il WWF, Italia Nostra, [altri nomi...]

Come forse molti di voi avranno avuto modo di vedere tra ieri e oggi, il traffico a Palermo ha raggiunto ormai livelli insostenibili. E d'altra parte, nonostante Palermo sia ottimale da un punto di vista ciclistico - pianeggiante, con un clima mite per la maggior parte dell'anno, e non eccessivamente estesa - l'uso della bici è ancora estremamente limitato: a parte i soci e simpatizzanti della nostra associazione, la bicicletta è utilizzata in modo sistematico solo dai numerosi immigrati, ma soltanto perchè è un mezzo di locomozione economico.

Rispetto alla popolazione di Palermo, i soci o simpatizzanti di CPC sono circa l'uno per mille o poco più, molto pochi rispetto alle percentuali di molte città del nord Italia. Ma considerando che siamo partiti da zero cinque anni fa, questo per noi è motivo di grande sodisfazione.

Oggi possiamo dire che qualcosa si sta muovendo a Palermo.

Sono stati realizzati una decina di km di piste ciclabili ufficiali. Imperfette forse, che soffrono della mancanza di manutenzione e controllo sicuramente, insufficienti a coprire l'estensione della città, ma sono pur sempre un inizio di qualcosa che in una città delle dimensioni di Palermo, con aspirazioni da metropoli europea, non poteva mancare.

Da meno di un anno si comincia anche a ragionare concretamente sulla chiusura del centro storico e della Riserva Naturale della Favorita, ed esistono progetti (ancora da attuare) per un piano della mobilità che includa la ciclabilità come uno degli elementi essenziali.

Anche a livello Provinciale e Regionale dobbiamo riconoscere che qualcosa si è fatto, anche grazie al nostro aiuto.

Abbiamo partecipato a un progetto Regionale per disegnare e rendere fruibili percorsi ciclabili nell'area dell'Alto Belice Corleonese, che alcuni di voi già conoscono.

Abbiamo seguito e promosso la riconversione in GreenWay di numerose tratte ferroviare dismesse, come quella che da Palermo portava nell'entroterra siciliano fino a...

Abbiamo fornito consulenza a molti amici in altre provincie della Sicilia occidentale che ci hanno chiesto come fare a costituire un'associazione FIAB, abbiamo pubblicizzato e stimolato molti esercenti di agriturismi e B&B a Palermo e provincia ad accreditarci come Albergabici, e abbiamo dato supporto a diversi gruppi di altre associazioni FIAB che hanno organizzato iniziative cicloturistiche a Palermo e dintorni. Abbiamo infine organizzato il Raduno Giovani della FIAB questa estate e oggi siamo qui.

Nonostante i segnali positivi e i nostri sforzi, la strada per far comprendere a tutti l'importanza dei temi legati alla mobilità sostenibile e al rispetto dell'ambiente resta comunque molto lunga.

Ne è testimonianza concreta il fatto che nel momento in cui abbiamo lanciato l'idea di ospitare a Palermo quest'Assemblea, più di un anno fa, e abbiamo iniziato a cercare supporto per la logistica e l'organizzazione di un evento che - tutto sommato - necessita di poche risorse, abbiamo ricevuto entusiasticamente in cambio... una marea di belle promesse d'aiuto e poco altro.

Abbiamo partecipato a bandi di Assessorati Regionali che poi si sono rivelati non avere alcuna copertura finanziaria, abbiamo chiesto a Fondazioni e Banche, molte delle quali non ci hanno neanche risposto per dire no, abbiamo sollecitato contributi da parte di imprese locali che ritenevamo potessero avere un interesse nella promozione dei propri prodotti per il ciclismo a livello nazionale... niente!

Nonostante tutto siamo qua! E per questo miracolo alcuni ringraziamenti sono doverosi. Innanzi tutto alla Caritas Diocesana di Palermo che ci ospita.

Poi al Parco delle Madonie che si è impegnato a offrirci un contributo finanziario che aspettiamo con ansia (vero Dott. Aliquò?). Allo stesso tempo ringraziamo i soci CPC che hanno effettuato una donazione pro-Assemblea FIAB.

Ringraziamo poi la scuola di alta formazione ambientale ORSA, Maria Luisa . Francesca Cinà e Simona Servi in particolare, e la società REM per l'organizzazione congressuale. Un ringraziamento specifico va a Palma Nana, all'Agesci e a diversi nostri soci che hanno messo a disposizione le biciclette che vi abbiamo potuto offrire in prestito. Ringraziamo la Coop che ha fornito i rinfreschi, Triathlet che ha prodotto le magliette, Offset Studio che ha stampato le locandine, il cui disegno grafico si deve a Pietro Lupo, un nostro socio che già da tempo mette a disposizione la sua competenza e bravura per CPC. Ringraziamo il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa, nella figura di Michele Anselmi, per aver offerto la passeggiata storico-letteraria sulle tracce del Gattopardo nel quartiere della Kalsa.

Ringraziamo infine il Comune per il Patrocinio e in particolar modo alcune persone, come Francesca Grisafi, che ci hanno aiutato nel nostro cammino e oggi sono qui insieme a noi.

E ringraziamo tutti voi per essere qui presenti.

Buon lavoro.