Bici da trasporto: e se sbarcassero anche a Bari?
La rivoluzione nella logistica delle merci
Tra i deterrenti all'uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano, oltre al pericolo stradale reale o percepito come tale, vi è la convinzione che la bicicletta non sia competitiva rispetto agli altri mezzi motorizzati: non consente di trasportare altro che la propria persona. Le obiezioni più frequenti sono: “Come faccio ad usare la bici se devo portare i bambini a scuola, fare la spesa o portarmi dietro attrezzi o bagagli ingombranti per ragioni di lavoro”?
Del resto la fortuna dei centri commerciali a danno dei tanti negozi del centro è proprio la presenza di grandi parcheggi. “In bici non si può”, direbbe il barese tipo. Ma il suo collega centro-nord europeo risponderebbe: “Nessun problema, la soluzione c'è: si chiama "cargo-bike".
Di che si tratta? Di bici, rigorosamente a trazione muscolare, a due o tre ruote, dedicate al trasporto di persone e merci, molto diffuse specialmente in Germania, Olanda e paesi scandinavi. Nella sola Danimarca, dove sono in molti a non avere neppure la patente perché esiste un sistema di trasporto pubblico efficiente e competitivo, pur se caro, e dove il 37% degli spostamenti quotidiani avviene in bicicletta, si calcola che il 30% delle famiglie ne possieda una. Del resto dove non ci sono piste ciclabili (praticamente tutte le strade, accanto al comodo marciapiede ne hanno una per senso di marcia mediamente di 3 metri, mentre quelle a doppio senso che iniziano timidamente a fare capolino da noi generalmente sono solo di m. 2,5!!!), ci sono “strade 30” (vale a dire non si può andare oltre i 30 orari) o vie residenziali (possono accedere e parcheggiare solo i residenti). Inoltre non esistono barriere architettoniche per biciclette, carrozzine e carrozzelle e, inutile dirlo, le bici viaggiano in genere su tutti i treni al seguito del viaggiatore.
A Copenhagen dal 22 al 25 giugno scorso, in occasione della Conferenza “globale” sulla Mobilità ciclistica “Velo-City”, è stato presentato l’ultimo modello di cargo-bike di una certa marca danese, definito il mezzo di trasporto a pedali più veloce al mondo. Mica un catorcio: telaio in alluminio, parafanghi in plastica rinforzati, freni a disco idraulici, copertoni antiforatura, cambio a 7 velocità, componentistica Shimano di alta qualità, manubrio regolabile, peso complessivo 24 Kg.
Premesso che non sono né agente, né venditore di cargo-bike di alcuna marca, penso: “e se le bici da carico sbarcassero anche da noi?” Vi immaginate baresi e pugliesi andare comodamente a fare la spesa nel proprio quartiere? Oppure gli stessi commercianti fare le consegne a domicilio con veloci e comode “bici da trasporto a due ruote”, poco ingombranti e veloci nel traffico cittadino al posto dei furgoni sempre in doppia fila? Quale svolta per la logistica delle merci? Chi studia i vari piani (trasporti, traffico, urbanistici) ci ha mai pensato?
Da qualche tempo a Bari sono già arrivati i risciò, ma sono sottoutilizzati. Andrebbero valorizzati di più.
Lello Sforza
La più veloce bici per trasporto merci del mondo