All’Ill.mo
Sindaco di Bari
dott. Vito Leccese
e p.c. al Comandante della Polizia Municipale
dott. Michele Palumbo
Oggetto: cittadini investiti sulle strisce pedonali a Bari e pericolosità nella circolazione di pedoni e ciclisti.
La mattanza continua. L’ ennesima vittima di poche settimane fa a Largo Adua, sul lungomare, alle h. 17.00 circa del 3 novembre scorso, giorno piovoso, Filippo Di Marzo, di anni settanta, stimato dirigente sportivo del circolo canottieri Barion, ripropone alle cronache un antico malessere: la circolazione del traffico esasperatamente “fin troppo scorrevole” sulle strade del capoluogo, anche quelle a più alta frequentazione dei passeggiatori, spesso turisti.
Ormai tutta Bari è come un autodromo a cui è pericoloso avvicinarsi e ogni attraversamento sulle strisce, spesso incolori ed indistinguibili dall’ asfalto, è a rischio.
I pedoni sono un “fastidioso elemento aggiunto” per gli automobilisti baresi e sembra quasi che a questi si debba chiedere un favore da parte loro più che il lecito esercizio di un diritto, sottomessi di fronte alla tracotante, maleducata abitudine a cui ci siamo tutti assuefatti, di veder sfrecciare le auto sui nostri rettilinei, anziché sperare in un loro rallentamento, così come previsto dal codice della strada e da un normale comportamento civico.
Perché in altre città, soprattutto del centro nord in Italia le cose vanno diversamente? e la situazione non è come da noi e ad ogni anche timida presenza di pedoni sulle strisce ogni auto è solita fermarsi con largo anticipo educatamente e con grande senso civico?
Non si può tollerare ancora una volta che su gran parte delle vie della nostra città non si debba poter circolare ad un’ andatura moderata in grado di contemplare per tempo i dovuti stop, specie in presenza di pedoni: gli attraversamenti pedonali di V.le Einaudi, di V.le della Resistenza che vedono bambini e mamme dirigersi verso Parco 2 Giugno registrano spesso automobilisti incuranti delle strisce e continuare bellamente la propria corsa verso il successivo semaforo prima che questi diventi rosso. È tutta una corsa per superare ostacoli semaforici in un’ansia da arrivo alla mèta prefissa in uno slalom dove imperano velocità, egoismo personale, maleducazione.
Non si può andare oltre, la misura è colma.
E che dire dei ciclisti urbani spesso vittime di sorpassi agli incroci o alle rotonde.
Pertanto, a nome dei ciclisti e dei pedoni baresi
C H I E D I A M O
la convocazione di un incontro tra Lei, sig. Sindaco, tutti gli assessori, gli organi del Comando della Polizia Municipale, la Consulta della Mobilità, l’associazionismo barese, aperto alla cittadinanza, per individuare misure idonee urgenti atte a mitigare drasticamente ed in modo tecnicamente efficace la velocità del traffico urbano nel rispetto della vita umana e che riporti il nostro capoluogo nonché città metropolitana a degno esempio di vera convivenza civica.
In attesa di un Suo gradito seguito, La ringraziamo e porgiamo distinti ossequi.
Bari, 21 novembre 2025
Associazione L.U.C.A. Vanni De Giosa
Associazione FIAB BARI Roccaldo Tinelli

